Amministrative, il M5S batte il PD a Roma e Torino, a Milano vince Sala

Vittoria targata Movimento 5 Stelle a Torino ed a Roma, due fra le più importanti città d’Italia. L’affluenza dei cittadini al voto è stata abbastanza limitata (50,5% alla chiusura delle urne, alle 23 di sera) e quindi il ballottaggio è stato “secco”.
A Roma la vittoria delle amministrative è in mano all’avvocato Virginia Raggi, M5S, che ha raccolto più della metà dei voti e ha sconfitto platealmente il PD, rappresentato da Roberto Giachetti. Per la capitale è il sindaco più giovane ed anche il primo sindaco donna.
Una vittoria in un certo senso scontata, anche il Partito Democratico si aspettava la sconfitta, ma comunque molto dolorosa per il partito del Governo.

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Un risultato davvero pesante per il Governo, che si trova costretto a fare due conti con un’importante perdita di consenso. “Per la prima volta Roma ha un sindaco donna. E questo cambiamento lo dobbiamo a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Sarà anche il sindaco dei romani che non mi hanno votato. Lavoreremo per riportare la legalità e la trasparenza nelle istituzioni. Riporteremo quei criteri al centro delle scelte politiche. Voglio mettere un punto sui toni aspri che hanno contraddistinto la campagna elettorale e i vili attacchi: da domani mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il buon senso di aprire un dialogo onesto sui problemi e le opportunità di Roma, sugli interessi reali dei romani. Io sono pronta a governare” ha sostenuto Virgina Raggi.
Anche a Torino vittoria M5S nella figura della grillina Chiara Appendino, che è riuscita a mandare a casa Piero Fassino, PD, l’ex sindaco della città.

A Torino, per dovere di cronaca, bisogna dire che la vittoria dei grillini era un po’ meno scontata e fino all’ultimo c’è stato il dubbio, dato che buona parte della popolazione sosteneva strenuamente il vecchio sindaco PD.
Eppure al momento del ballottaggio i consensi per Chiara Appendino sono decollati velocemente, probabilmente grazie anche al voto di convergenza del centrodestra. I Cinque Stelle hanno vinto anche a Carbonia, Chioggia, Genzano, e Nettuno.
A Milano invece il PD riesce per un soffio a mantenere le redini sul candidato di centrodestra, Stefano Parisi, che comunque era arrivato molto vicino a soffiargli la carica.
Insomma, almeno Milano rimane in mano al PD, ma per un soffio di voti.

A Napoli la carica rimane in mano al sindaco uscente, Luigi de Magistris, che stravince sugli avversari. Nella città partenopea il problema del PD non si è neppure posto: anche Renzi aveva mollato la spugna fin da subito: il Partito Democratico non era neppure arrivato al ballottaggio.
Buoni risultati per il centrodestra che vince a Novara, Brindisi, Isernia, Pordenone, Trieste, Grosseto, Savona e Benevento, dove Mastella sfonda con più del 60% dei voti.
Al PD rimane qualche consolazione: la vittoria a Varese, Caserta e Ravenna. In totale alle urne sono andati almeno 4 milioni di elettori, su un totale di otto aventi diritto.
Salvini ha così commentato il risultato del voto: “Emerge una verità, quella che gli italiani non credono più a Renzi. Il centrodestra faccia il centrodestra guardando avanti non rimpiangendo il bel tempo che fu”.
Mara Carfagna ha commentato invece: “Mi pare evidente che testimoni il crollo, il fallimento del progetto renziano dove perde in due realtà molto diverse: a Roma, dove c’è stato il pasticcio Marino ma anche a Torino”

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