Arriva lo smartphone più economico del mondo.
Si chiama “Freedom 251“, costa solamente 251 rupie, cioè 3,30 euro, ed è stato lanciato in India per la prima volta, scatenando non poche polemiche. “Freedom 251” dovrebbe arrivare ai primi 30mila clienti che lo avevano già prenotato online; le prime consegne del telefono cominceranno il 28 giugno.
Il CEO della Ringing Bells, Mohit Goel, ha sostenuto che “lo smartphone sarà portato al domicilio di coloro che lo avevano prenotato con il sistema del pagamento alla ricezione“.
La compagnia produttrice, quando aveva lanciato l’idea del “Freedom 251”, aveva sostenuto che sarebbero stati disponibili 2,5 milioni di pezzi, poi ridimensionati a 70mila unità che era possibile prenotare online.
Questo smartphone potrebbe rivoluzionare l’idea stessa di telefonia, per il suo prezzo così irrisorio. La Ringing Bells, al momento del lancio del telefono più economico del mondo, aveva sostenuto che lo smartphone è dotato di sistema operativo Android Lollipop 5.1, fotocamera primaria da 3.2 megapixel, una frontale da 0.3 megapixel, display qHD IPS da 4 inch. Lo smartphone include app di default come Facebook e YouTube, giusto per citarne un paio importanti, ma anche app pensate per la popolazione indiana.
L’idea di Ringing Bells era quella di abbattere “l’analfabetismo digitale” dell’India, producendo uno smartphone disponibile per tutti a prezzi irrisori.
Così è stato. In un primo momento si era addirittura diffusa l’idea che la trovata fosse solamente una presa in giro o un’iniziativa pubblicitaria, tanto era sembrata assurda a tutti. Molti sostenevano che uno smartphone così poco costoso non poteva che essere un miraggio irrealizzabile. Ma il 28 giugno potrebbero essere smentiti.
Sono molti a dubitare “della legittimità dell’offerta” stante il prezzo davvero irrisorio del prodotto: su internet si è scatenato un vero e proprio polverone, dato che la Ringing Bells sostiene di non aver ricevuto alcun contributo nello scalo e di sperare nei ricavi grazie alla vendita massiccia, mentre l’Associazione Indiana dell’Industria Mobile ha subito rivolto domande al ministro delle telecomunicazioni, chiedendosi se sia legittimo un prezzo così conveniente. Polemiche scontate a parte, i server della società sono saltati, tanti erano gli utenti connessi per acquistare “Freedom 251”. E adesso non resta che vedere come funziona lo smartphone.
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