Austria, annullate le elezioni presidenziali: ci sono stati brogli e irregolarità

La Corte Costituzionale austriaca ha deciso di annullare il risultato delle elezioni presidenziali tenutesi in Austria il 22 maggio. Il motivo è il ricorso presentato dalla destra di Norbert Hofer, il quale ha lamentato le irregolarità che si sarebbero svolte durante le elezioni del presidente.
Norbert Hofer era stato dato per favorito alla vigilia delle elezioni, salvo poi essere stato sorpassato, in maniera eclatante quanto sospetta, dal leader dei Verdi, Alexander Van der Bellen.
Per la precisione, il leader di destra era stato superato per soli 30mila voti, davvero pochissimo.

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Avevano iniziato a circolare voci di irregolarità nel corso del conteggio dei voti, soprattutto dei voti per corrispondenza.
Il candidato di destra, Norbert Hofer, aveva riscontrato degli episodi sospetti in 94 dei 117 collegi elettorali del territorio. Anche diversi membri dei collegi avevano poi ammesso che molte schede erano state aperte prima dell’arrivo dei commissari, e che alle operazioni di spoglio avevano partecipato anche persone non autorizzate. Non solo, in alcune regioni aveva votato una percentuale di persone superiore a quella degli aventi diritto: in un caso, si erano presentati al voto il 146,9% degli aventi diritto.

Se la matematica non è un opinione, evidentemente qualcosa è andato storto nei seggi elettorali e probabilmente ha decretato la vittoria di Van der Bellen per il 50,3%, soffiata per poco al favorito Hofer che ha preso un 49,7%.
La Corte Costituzionale austriaca ha ammesso il ricorso del partito di destra Fpö, constatando che vi sono state irregolarità in molti dei seggi dove si sono contati i voti.
La questione più sospetta era quella dei 740mila voti spediti per corrispondenza, in relazione ai quali coloro che hanno condotto gli scrutini hanno affermato sono avvenute irregolarità nel conteggio e nelle modalità di apertura.

Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia”.
Queste sono state le parole del presidente della Corte Costituzionale austriaca, Gehrart Holzinger, relativamente alla vicenda dei brogli elettorali. E’ la prima volta, nella storia dell’Austria, che un ballottaggio viene annullato. Adesso i cittadini saranno chiamati a nuove elezioni, che presumibilmente si terranno fra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Sperando che questa volta nessuno imbrogli sul voto.

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