Prima o poi sarà capitato a tutti di mettere ordine in casa propria e ritrovare monili ed oggetti in argento mai utilizzati o dei quali ormai non si sa più che fare: che siano posate, cornici, soprammobili o piccoli bijoux dallo styling ormai fuori moda, il primo pensiero è sempre quello di capire se ci sono le condizioni per poter vendere l’argento con un buon guadagno. Prima di gettare via gli oggetti in argento, infatti, molte persone si chiedono se convenga ancora, al giorno d’oggi, vendere l’argento usato e quanto ci si possa ricavare in termini economici.
Per poter capire se convenga o meno vendere l’argento, occorre innanzitutto conoscere i meccanismi che regolano il prezzo dell’argento usato sul mercato dei metalli preziosi, quindi conoscere la quotazione argento oggi e conoscere le regole d’oro per trovare chi possa valutarlo in maniera corretta.
Occorre sempre prestare attenzione alla differenza tra prezzo di quotazione e valutazione: il prezzo dell’argento è quello che viene stabilito dai mercati della quotazione; la valutazione, invece, viene fatta da chi si occupa di acquistarlo e rivenderlo, grazie a un’analisi qualitativa e quantitativa. Per poter capire quale sarà il prezzo dell’argento usato però, occorre prima sapere di che tipo di argento si tratta.
Esistono, infatti, diverse tipologie di argento e, in base a ciascuna di esse, si avrà un valore argento differente. La prima tipologia è quella più pura in assoluto, ovvero l’argento 999 che si trova per lo più sotto forma di lingotti: il suo valore è naturalmente il più elevato, così come sarà maggiore la sua quotazione. Esistono poi l’argento 800 e l’argento 925, quest’ultimo ampiamente utilizzato per i bijoux: queste informazioni sono reperibili sull’oggetto stesso, attraverso una piccola incisione in rilievo chiamata punzone.
Quotazione dell’argento oggi: cosa bisogna sapere
Spesso si è portati a pensare che la quotazione dell’argento sui mercati sia piuttosto bassa e quindi non valga la pena vendere i propri oggetti in argento usato perché non si potrà ricavare granché. Questo pensiero, in realtà, non trova riscontro al giorno d’oggi, in quanto il prezzo argento al grammo è sempre stato alto e dunque è sempre un buon momento storico per decidere di rivendere questo metallo prezioso. Basta, infatti, consultare i siti web dedicati alla quotazione live dell’oro e dell’argento per rendersi conto che il valore del metallo è anche cresciuto: su questi siti la quotazione dell’argento viene comunicata due volte al giorno direttamente dalla Borsa dei Metalli di Londra e dunque è assolutamente affidabile.
Il prezzo dell’argento usato dovrà dunque tenere conto della sua quotazione in tempo reale, della purezza del metallo e, ovviamente, anche dell’eventuali caratteristiche del monile o dell’oggetto che si intende vendere.
Per provare a scoprire il valore del proprio oggetto in argento da vendere si può provare ad eseguire un calcolo approssimativo prendendo la quotazione corrente relativa al titolo (925, 800, ecc), moltiplicarla per il peso in grammi che ha l’oggetto e, infine, dividendo per mille. In questo modo sarà possibile ottenere il prezzo di quotazione al grammo dell’argento usato.
Naturalmente bisogna anche tener conto del fatto che la quotazione dell’argento cambia ogni giorno e così anche il valore del metallo: non tutti i periodi sono uguali e dunque, per poter ottenere il massimo dalla vendita del proprio argento usato, occorrerebbe tenere conto delle oscillazioni fisiologiche del suo valore, tenendo conto che in alcuni mesi le quotazioni sembrano raggiungere storicamente il loro minimo.
Essendo un bene rifugio sempre attuale, esattamente come l’oro, è bene non disfarsi subito dei propri oggetti in argento, ma farli prima valutare attentamente e poi scegliere il momento migliore per venderli.
Come vendere l’argento usato: le regole da conoscere
Per ottenere il massimo dalla vendita dell’argento usato e non incappare in spiacevoli inconvenienti, occorre seguire alcune regole. Innanzitutto è bene pesare i propri averi prima ancora di recarsi in negozio: pesare autonomamente i propri monili può essere utile per farsi un’idea sul prezzo di valutazione. Occorre poi sapere che all’atto di vendita bisogna sempre presentare i propri documenti d’identità e che l’operazione dev’essere sempre tracciabile e rintracciabile: la legge italiana anti-riciclaggio richiede, infatti, che non vengano accettati pagamenti in contanti superiori a 499 euro.
Anche il professionista al quale rivolgersi per la valutazione argento fa la differenza: per effettuare una valutazione corretta dell’argento usato bisogna tenere conto anche delle caratteristiche dell’oggetto che si sta esaminando. Gioielli in argento firmati, ad esempio, non potranno essere valutati come i gioielli o i monili no logo, così come è importante che il negoziante effettui dei test sul monile per capire la quantità d’argento puro presente. Ultimo elemento da tenere bene a mente è che il negoziante al quale ci si rivolge per la vendita dell’argento dovrà consegnare sempre una copia della transazione avvenuta, certificando così sia l’atto di acquisto che quello di vendita, in modo da poter fornire alle forze dell’ordine, in caso di controlli, tutta la documentazione necessaria.
Infine, è sempre meglio diffidare chi propone quotazioni fuori mercato, decisamente superiori a quelle reali dell’argento puro.