Cronache di un’Europa vicina al collasso

 

Leggi anche: [wp-rss-aggregator feeds="gossip-largomento-quotidiano"]

In questi mesi è necessario domandarsi se il sistema UE è destinato a reggere o se l’Europa è vicina al collasso. Il contesto socio-economico nel quale si trova il Vecchio Continente è peculiare e preoccupante al contempo, grazie alla presenza di più fattori fra loro differenti, e in qualche modo collegati, che rischiano di far precipitare l’Unione Europea nel caos.

Da un lato è il problema immigrazione a preoccupare i capi di Governo. Negli scorsi giorni la tensione è salita alle stelle dopo l’episodio dei profughi iracheni e siriani che hanno tentato di raggiungere i Balcani passando per Idomeni, villaggio macedone. La polizia macedone ha risposto in maniera molto dura, con lacrimogeni e con la forza.

Nelle scorse ore, invece, la Francia ha rivisto i momenti di tensione di qualche anno fa, durante lo sgombero della “Jungla”, la più grande tendopoli francese. La tensione fra manifestanti e forze dell’ordine si è rivelata ben presto una vera e propria rivolta. Di fronte ai piccoli sintomi di una malattia diffusa, quella dell’oggettiva incapacità dell’Europa a far fronte alla disperazione di centinaia di migliaia di profughi, a poco è valso il tentativo di Angela Merkel di stemperare la tensione affermando che “la Grecia non è sola”.

Nel frattempo a preoccupare e a spingere un po’ più in là sull’orlo della crisi l’Unione Europea ci pensa la questione Brexit. La “minaccia”, non tanto velata, da parte del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea si fa concreta. Un paese come l’UK che non ha mai condiviso politiche monetarie ed economiche, ma anche politiche e legislative dell’Unione Europea, ora che avverte che la barca sta per affondare vede i propri sospetti confermati.

Il referendum di giugno dirà il destino del Regno Unito, e sono in molti in Europa a temere il peggio. Nel frattempo l’economia scricchiola, la recessione avanza e il PIL cala, con qualche piccola realtà contraria (vedi l’Italia con il suo +0,8% di PIL). Un contesto, quello dell’Unione Europea, che pare vicino al collasso. I motivi? La mancanza di coordinamento, di condivisione delle soluzioni ai problemi più urgenti, di aiuto verso le realtà che fanno più fatica: un sistema che pare votato alla fine, se non muta atteggiamento di fronte ai fatti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *