Emergenza meningite in Toscana, dove a partire dall’inizio del 2016 sono già stati segnalati 12 casi di infezione e ben quattro morti.
Il Ministero della Salute ha deciso infine di intervenire riguardo all’emergenza meningite in Toscana, attraverso un comunicato diffuso via web, nel quale si raccomandava a tutti gli abitanti della Toscana ed ai viaggiatori abituali di evitare i maggiori luoghi di ritrovo ed affollamento, come discoteche, manifestazioni e via dicendo. L’allarme meningite in Toscana è del 2016, ma già nel 2015 sono stati segnalati ben 31 casi di meningite e 6 decessi.
Il Ministero riconosce i dati e conferma che la situazione sanitaria è veramente allarmante, ma esso ha voluto almeno per questo momento evitare di fornire indicazioni particolari a chi viaggia in Toscana per turismo o per lavoro (soprattutto nella zona centrale, la più interessata dall’emergenza meningite), limitandosi quindi a sconsigliare gli assembramenti per ovvi motivi.
Sconsigliando di avvicinarsi alle discoteche, soprattutto, il Ministero ricorda come l’utilizzo di fumo ed alcol possa aumentare esponenzialmente il rischio di contagio perché porta a contatti ravvicinati con “potenziali portatori”. Maggiori indicazioni sono state fornite per tutti coloro che si recano in Toscana per periodi abbastanza lunghi di tempo, vale a dire studenti o lavoratori fuori sede.
Si parla già di prevenzione, vaccinazione, contro una delle patologie più temibili che puntualmente rispunta per mietere qualche vittima, salvo poi sparire quasi nel nulla. La meningite è una malattia assai temibile, diffusa non solo in Italia ma anche nel Regno Unito dove ci sono già diverse petizioni che spingono a diffondere le vaccinazioni contro il meningococco B.
La meningite, ricordiamo, è una malattia infettiva che provoca l’infiammazione delle meningi e quindi in tempi brevi ha quasi sempre un esito funesto.
Il Governo italiano ha rifiutato però la petizione, sostenendo che non vi siano sufficienti fondi per promuovere la vaccinazione. Ma basta pensare che il vaccino in Toscana è del tutto gratuito per i nascituri e per i ragazzi fra 11 e 20 anni (nonché per tutti i soggetti che siano considerati a rischio) per comprendere che si potrebbe fare concretamente qualcosa per arginare l’epidemia.
L’emergenza meningite in Toscana, come già ricordato, era iniziata nel 2015, vero e proprio annus horribilis per la regione centrale. Forse occorrerebbero più sostegni alla campagna di vaccinazione e sensibilizzazione contro la meningite, avente contenuto straordinario.
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