Firenze, morte Magherini: condanna per omicidio colposo a 3 carabinieri

Riccardo Magherini era morto la notte del 3 marzo 2014. L’uomo, ex calciatore delle giovanili della fiorentina, quella notte era sotto effetto di cocaina e aveva le allucinazioni: si trovava nel quartiere dove viveva, a Borgo San Frediano a Firenze, in stato confusionale. Magherini stava invocando aiuto, nel delirio causato dalla droga pensava di essere inseguito da qualcuno che voleva ucciderlo: venne bloccato ed arrestato da quattro carabinieri, e poco dopo morì per arresto cardiaco. Quella notte che aveva segnato la morte di Magherini era stato anche l’inizio dell’incubo per la famiglia, che aveva sostenuto la responsabilità dei carabinieri nella morte di Riccardo.

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Oggi è arrivata la sentenza, di primo grado, nel processo per la morte dell’ex calciatore: sentenza di condanna per omicidio colposo per tre carabinieri, e tre assoluzioni: una per il quarto carabiniere, che “non ha commesso il fatto”, due per le volontarie del 118 che avevano prestato i soccorsi a Magherini.
Il giudice Barbara Bilosi ha condannato tre dei quattro carabinieri che quella notte erano con Riccardo Magherini.
I tre carabinieri, come sentenziato dal gudice, sono responsabili “in cooperazione colposa tra loro” della morte di Magherini, avvenuta per “arresto cardiocircolatorio per intossicazione acuta da cocaina associata ad un meccanismo asfittico”.

I carabinieri, si legge nel dispositivo, “dopo averlo non senza difficoltà immobilizzato e ammanettato” ne hanno causato la morte tenendolo a terra in modo da “ridurre la dinamica respiratoria” per circa un quarto d’ora.
Si trattò di “una condotta contraria non solo a una circolare che raccomandava di sollevare da terra i fermati in stato di agitazione, ma anche al semplice buon senso”. Il pm Luigi Bocciolini aveva chiesto la condanna a nove mesi per gli imputati. Bocciolini aveva chiesto un mese supplementare di condanna per Corni, che avrebbe anche sferrato dei calci a Magherini quando egli era a terra ammanettato, ma Bilosi ha ritenuto di far cadere l’accusa di percosse.

Infatti, per il giudice, i carabinieri non sbagliarono nell’ammanettare e trattenere Magherini, ma piuttosto ne causarono la morte mantenendolo a terra nonostante le difficoltà del soggetto.
I tre carabinieri sono anche condannati al pagamento delle spese legali delle parti civili, almeno in parte, e al rimborso delle spese. Una volta pronunciata la sentenza, la madre della vittima è scoppiata a piangere. Con lei, nell’aula del tribunale, c’erano anche il fratello ed il papà di Magherini, ed anche Ilaria Cucchi.

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