Ancora tensione in Francia, questa volta non nelle strade ma nelle aule del Parlamento, dove Manuel Valls, leader del Partito Socialista francese, sta distorcendo il funzionamento del sistema democratico.
Valls ha deciso di ricorrere all’articolo 49.3 della Costituzione Francese, una procedura che permette di ottenere il passaggio della legge senza il voto parlamentare: se vogliamo, una sorta di “fiducia” alla francese.
Solo che la legge in questione è una delle più controverse della storia francese: la legge sul lavoro El Khomri, il Jobs Act d’Oltralpe contro il quale sono stati indetti scioperi e manifestazioni violente da mesi.
Una legge che riduce nettamente le garanzie per i lavoratori e che quindi rende il lavoro una sorta di zona franca.
Per superare le difficoltà che scaturirebbero dalla seconda lettura nella camera del parlamento, Valls ha deciso di ricorrere alla procedura dell’esecutivo che di fatto “scavalca” il voto parlamentare.
Una mossa che la destra non ha certo gradito, specie dopo le disposizioni di Valls che vietavano nuovi scioperi sulla legge del lavoro ai lavoratori.
La situazione francese sta assumendo i contorni di una vera e propria violenza all’ordinamento democratico, dove l’esecutivo di sinistra sta imponendo una legge che non piace alla maggioranza dei francesi a colpi di divieti ed adesso con un procedimento che scavalca l’opposizione parlamentare.
Secondo Valls, che aveva ricorso alla procedura in questione anche per la prima lettura della legge, questo è motivato dall'”interesse generale“.
Quando Valls ha annunciato la volontà di ricorrere alla procedura 49.3 della Costituzione, i deputati dell’opposizione di destra hanno abbandonato l’aula protestando per la distorsione democratica. Altri dissidenti del partito di Valls sono rimasti in aula, visibilmente contrariati.
Il premier francese ha sostenuto la “determinazione del mio governo ad andare fino in fondo, perché non può consentire ai tatticismi di qualcuno di bloccare il Paese”.
I sindacati hanno definito la decisione “un fallimento”, dopo mesi di proteste per ottenere la modifica dei punti più critici della legge.
L’unico modo per fermare la procedura 49.3 è la mozione di censura contro l’esecutivo, approvata da parte dei deputati entro 24 ore successive, altrimenti la riforma verrò approvata, passerà al Senato per la lettura finale e nell’Assemblea Nazionale diverrà legge. Ma l’ipotesi di una mozione di censura è alquanto lontana. Così come le possibilità di Valls di essere rieletto nel 2017, stante la contrarietà della maggior parte dei francesi alla legge.
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