In Francia l’ennesima aggressione manda nel panico il Paese. Un uomo di 37 anni, identificato come marocchino e musulmano praticante, ha accoltellato quattro donne in un villaggio vacanza di Laragne, situato nel dipartimento Hautes-Alpes, poco distante dal confine con l’Italia. Le vittime dell’aggressione sono una donna di 46 anni, che si trovava in vacanza in un bungalow, e le sue tre figlie di 9, 12 e 14 anni. Il marito della donna e padre delle bimbe risulta invece illeso. La vittima più grave è la bambina di 9 anni, “in pericolo di vita” come riporta anche una fonte citata da BFM-TV, a causa del polmone che è stato perforato da una coltellata.
La bimba è stata portata all’ospedale di Grenoble. Le altre tre donne invece sono ferite ma più lievemente: sono state portate in ospedale da un’ambulanza.
L’aggressore è stato fermato dalla polizia dopo aver tentato la fuga. L’uomo sarebbe stato noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza compiuti dieci anni fa: si trovava in vacanza con la sua famiglia, composta da moglie e due figli, nel bungalow accanto a quello della famiglia aggredita. Ora gli inquirenti stanno valutando quale sia il movente: l’uomo, secondo indiscrezioni riportate da France Info, avrebbe aggredito la donna e le tre figlie perchè “indossavano abiti troppo succinti”. La fonte è ancora da confermare.
Non si placa nel frattempo la tensione, sempre in Francia; nell’hinterland di Parigi nella notte fra domenica e lunedì è stato arrestato un conducente di taxi, già tenuto d’occhio perché ritenuto “individuo a rischio di radicalizzazione”. Nella casa dell’uomo arrestato, gli inquirenti hanno trovato ben quattro candelotti di dinamite da un etto, una foto della bandiera nera dell’ISIS sul cellulare del tassista.
Il ministro della difesa francese, Jean-Yves Le Drian, ha sostenuto che “Dopo quanto successo in Germania si capisce bene che la minaccia è ovunque e che ci sono rischi di emulazione, quando ci sono eventi del genere, c’è il rischio di repliche. L’abbiamo visto in Germania, lo potremo vedere ovunque”.
L’uomo ha anche sostenuto che i terroristi dello Stato Islamico devono essere “colpiti al cuore, vale a dire nei loro santuari in Siria e in Iraq”.
Sempre oggi, un uomo armato si è barricato in un albergo a Bollene, nel sud della Francia; intorno all’edificio si trovano le forze di sicurezza e la gendarmeria nazionale, l’albergo è stato evacuato dai suoi ospiti. Per ora non sono note le ragioni del gesto.
Oggi il Governo parigino ha chiesto il prolungamento dello stato d’emergenza per altri tre mesi, dopo la strage di Nizza. L’opposizione richiede il prolungamento per altri sei mesi, fino al termine dell’anno.
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