iPhone 9 al 99% avrà lo scanner dell’iride

Come tanti di voi sapranno, in data 2 agosto 2016, l’importante casa produttrice coreana Samsung ha ufficialmente annunciato al mondo il suo nuovo e performante phablet Galaxy Note 7 che porta con se la nuova tecnologia di scansione dell’iride per la verifica dell’identità. Questo nuovo sensore biometrico di cui vi stiamo parlando introdotto a bordo del nuovo top di gamma targato Samsung non è di certo una novità assoluta nel mondo della tecnologia, ma risulta comunque una novità nel mondo dei telefoni dotati della piattaforma operativa Android di Google, essendo il primo Androide ad essere caratterizzato di uno scanner dell’occhio.

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Anche Apple pronta ad affidarsi allo scanner dell’iride!

Entrando nello specifico, fino ad oggi sappiamo in parte come funzionerà lo scanner dell’iride di casa Samsung e in maniera particolare quali saranno i limiti, ma sembra che il Note 7 non resterà per parecchio tempo l’unico smartphone ad avere questo genere di tecnologia. Stando a recenti indiscrezioni divulgate dal noto sito Digitimes, differenti aziende di smartphone opteranno per uno scanner dell’iride in almeno uno dei nuovi dispositivi attesi nei prossimi anni in commercio.

Da quanto si apprende, Apple al 99% introdurrà lo scanner dell’iride a bordo dell’iPhone 9 nel 2018. Il conosciutissimo produttore di origini californiane di conseguenza potrebbe essere di gran lunga superato da famose aziende cinesi tra cui spiccano: Xiaomi, Leeco, e 360 Qiku, che pare stiano già sviluppando telefoni con scanner dell’iride.

“I produttori di smartphone si stanno attrezzando per sviluppare la tecnologia biometrica per il riconoscimento [dell’identità], mirando a far decollare la loro quota di mercato con i modelli di fascia alta con funzionalità biometriche, secondo fonti del settore” scrive Digitimes.

Il primo sensore biometrico inserito su uno smartphone per le verifica dell’identità è stato il noto lettore di impronte, ma immediatamente dopo si è venuti a conoscenza della poca affidabilità. E’ stato dimostrato che hacker in tutta facilità potrebbero rubare i dati relativi alle impronte che gli utenti salvano sui loro smartphone.

In conclusione, per tale motivazione, si presume che la scansione dell’iride possa essere un tipo di autenticazione maggiormente sicura. Vedremo!

 

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