La Mafia a Roma domina, in tutti i sensi. E aumentano esponenzialmente i numeri delle organizzazioni criminali nella capitale italiana. Sono almeno 92 le strutture criminali nella regione, aumentati rispetto al censimento del 2015 nel quale si era al numero 88 fra Roma ed il resto del Lazio. Il Rapporto Mafie nel Lazio 2016 traccia un disegno impietoso sulla criminalità organizzata nella regione che ospita la capitale d’Italia.
In almeno 200 pagine si evidenzia il fenomeno della “avanzata di ‘ndrangheta, camorra e Cosa nostra, dagli anni Settanta-Ottanta sino ad oggi”, come è stato detto anche nel corso della conferenza stampa.
Nel rapporto sulla presenza della Mafia in Lazio si può leggere che “Si tratta di famiglie, cosche e clan, consorterie autoctone, che hanno operato e operano in associazione fra loro commettendo reati aggravati dal metodo mafioso e con la finalità di agevolare l’organizzazione criminale di cui fanno parte. I boss gestiscono nella regione business che vanno dal narcotraffico, al riciclaggio, attraverso l’intestazione fittizia di beni e attività commerciali, dall’usura alle estorsioni a danno degli operatori economici della regione”.
La diffusione dei clan criminali è estremamente potenziata, e ormai la mafia si dedica a tutte le attività possibili, come si evidenzia nella relazione.
“I clan condizionano e mettono a rischio il regolare svolgimento delle attività amministrative in alcune aree del territorio, commettono reati in ambito finanziario, occupano gran parte del mercato immobiliare, della ristorazione, della filiera del gioco d’azzardo e infine attraverso diverse forme di condizionamento, del comparto alberghiero-turistico-balneare“.
Non solo mafia, ma soprattutto tanta corruzione, dicono il coordinatore della Dda ed il generale del comando dei carabinieri Lazio, Michele Prestipino e Angelo Agovino. “Roma ha un grosso problema e si chiama corruzione. C’è poi un secondo dato: lo scenario plurale che offre Roma dal punto di vista criminale. Purtroppo Roma è città aperta anche dal punto di vista criminale. Quello romano è uno scenario unico. Sono presenti organizzazioni criminali molto diverse tra di loro e soprattutto fenomeni che danno corpo a organizzazioni non sempre in collegamento tra loro, perché è uno scenario multi-livello”.
E i clan, spesso e volentieri, si mostrano con la loro faccia più violenta, in spregio alla legge ed alla legalità. Quella del Lazio è una situazione d’emergenza, certo non l’unica a livello nazionale, ma comunque una delle più rilevanti.
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