Marò, la Farnesina spinge sull’India: Girone rientri in Italia

L’Italia ha infine deciso di attuare una strategia di pressione sull’India per poter ottenere il rientro di Salvatore Girone, fuciliere di Marina, nella sua patria, così come previsto anche dalla Corte Arbitrale.
La Farnesina ha annunciato proprio oggi che l’Italia ha presentato alla Corte Suprema dell’India una richiesta di “attuazione urgente” della decisione del Tribunale arbitrale dell’Aja, che il 29 aprile 2016 aveva disposto che Italia e India cooperassero alla definizione delle modalità di rientro del marò. La pressione italiana è volta ad ottenere una risposta sul caso, dopo circa un mese di attesa senza aver ancora iniziato la procedura per la cooperazione ed il confronto.

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Mentre si attende la procedura, sempre rimessa a degli arbitri, che sarà chiamata a decidere sul caso dei due Marà detenuti in India, quest’ultimo Paese dovrà restituire all’Italia Salvatore Girone che soffre di documentati problemi di salute gravi.
La Corte Suprema Indiana dovrebbe prendere atto della questione e decidere con l’Italia le modalità di rientro proprio fra tre giorni, il 26 maggio.
Nonostante i problemi di salute dei quali soffre Girone, l’uomo è ancora costretto a vivere all’interno dell’Ambasciata Italiana in India, in libertà condizionata e lontano dalla famiglia ormai da lunghissimi anni.

Ma secondo la Corte dell’Arbitrato dell’Aja Girone deve attendere proprio in Italia l’esito dell’arbitrato che, infine, deciderà chi fra Italia ed India ha la giurisdizione sul sofferto e lungo caso dell’Enrica Lexie, che ha avuto inizio nel 2012.
Il fuciliere può rientrare nel suo Paese d’origine “per motivi umanitari”, seguendo quindi la versione italiana. Adesso la sorte di Girone è appena all’esito della cooperazione fra Italia e India, che dovrà definire nei dettagli le modalità di rientro del fuciliere in Patria.

Per questo bisognerà però attendere l’arrivo di giovedì 26 maggio, quando il caso sarà preso in carico dalla Corte Suprema di New Delhi.
La lunga vicenda giudiziaria a carico dei due Marò italiani inizia il 19 febbraio 2012, quando i fucilieri vengono arrestati, accusati di aver ucciso due pescatori al largo di Kerala, scambiandoli per pirati. Massimiliano Latorre si trova già in Patria, anche lui per problemi di salute documentati, adesso l’Italia sta tentando di far valere la decisione della Corte Arbitrale anche per Salvatore Girone.

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