Milano, arrestato il folle che dava pugni ai passanti: è un 23enne spagnolo

Il modus operandi era sempre quello: si avvicinava prima ai passanti, fingendosi un turista, e chiedeva loro delle spiegazioni in inglese. Nonappena i poveri passanti giungevano a tiro, li tempestava di pugni. È stato infinite trovato il finto turista che si dava al cosiddetto “knockout game”, il folle fenomeno per cui dei giovani avvicinano gente a caso per strada e poi la prendono a pugni.

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Il colpevole è un deejay spagnolo di 23 anni, Nicolas Aitor Orlando Lecumberri, ed è stato arrestato ieri a Milano. Le accuse a suo carico sono gravi: lesioni personali aggravate dalla premeditazione e dai futili motivi. L’arresto del finto turista è stato comunicato dalla Polizia di Stato, che per trovare l’uomo che aveva diffuso il terrore per le strafe di Milano aveva organizzato una vera e propria caccia all’uomo nel capoluogo della Lombardia. Le vittime conclamate del folle deejay sono state finora dieci in soli venti giorni. La sua ultima aggressione è avvenuta mercoledì 27 luglio, nel pomeriggio, in Corso Lodi.

Un 27enne ha chiamato la polizia sostenendo di essere stato colpito da un ventenne dalla carnagione chiara, vestito in maniera trasandato e con capelli castani chiari. Il ragazzo aveva trovato, a dire del 27enne, un pretesto per litigare ed aveva iniziato a colpire la vittima con spintoni e al viso. Qualche escoriazione ed ecchimosi per il 27enne, la cattura per il deejay spagnolo. L’uomo aveva anche diverse denunce già presenti e a suo carico, anche se la polizia ritiene che altre aggressioni non sarebbero state segnalate. La Questura ritiene che il 23enne abbia già colpito almeno altre quattro volte solo a luglio.

Nicolas Aitor Orlando Lecumberri è nato a Barcellona, vive a San Sebastian, e soggiorna in ostelli di Milano, per vivere lavora suonando in alcuni locali di corso Como. I poliziotti hanno arrestato il ragazzo nel luogo dove viveva, un ostello in zona Navigli. Adesso resta da capire cosa abbia fatto scattare la follia nella testa del ragazzo, se sia stato un emulo del violento gioco che è nato negli USA, il famigerato knockout game che consiste nel prendere a pugni (qualche volta anche con gravi conseguenze) gente a caso per la strada.

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