Monte Gelbison, cosa vedere? Percorso, la storia, in bici, in auto

Il monte Gelbison è una delle cime più alte del Cilento, area della provincia di Salerno, in Campania. Il nome Gelbison deriva da una parola araba che significa Sacro Monte. La sua posizione lo pone al centro del Parco Nazionale del Cilento e sulla sua cima c’è un famoso Santuario Mariano, chiamato Santuario della Madonna del Sacro Monte, meta di continui pellegrinaggi da parte di fedeli che affrontano a piedi il viaggio votivo provenendo anche da mete lontane. Da questo monte si può godere un panorama eccezionale che, durante le giornate estremamente serene, permette di vedere tutta la Calabria tirrenica fino alla Sicilia e le isole Eolie, il mar Ionio e il golfo di Taranto a sud, mentre verso nord la Costiera Amalfitana e il Vesuvio. Bisogna solo tentare di immaginare l’incanto dei numerosi visitatori e pellegrini, davanti a un tale spettacolo. Vediamo ora come si può raggiungere il Monte Gelbison, la sua storia e i percorsi.

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Monte Gelbison: la storia

Nel cuore del Cilento, proprio alle spalle di Vallo della Lucania, si erge in tutta la sua imponenza, il “gigante” della valle di Novi, il massiccio del Gelbison. Il nome del monte è di etimologia saracena, Gebil-el-Son, il “Monte dell’Idolo”, perché era una montagna sacra già prima che venisse fondato il Santuario attuale. Pare che anche in età Longobarda, il monte sia stato meta di devozione religiosa, tant’è che ne è nata una suggestiva leggenda sul cavallo imbizzarrito di un cavaliere Longobardo che raggiunse l’orlo del precipizio adiacente la chiesa per accingersi ad effettuare un salto nel vuoto. Allora il cavaliere implorò l’aiuto della Madonna la quale gli salvò la vita facendo arrestare la cavalcatura su un pezzo di roccia calcarea sporgente oltre il ciglio del precipizio.

Monte Gelbison Novi Velia 

Da allora tale spuntone di roccia è denominato “ciampa (cioè zampa) di cavallo”. Novi Velia inoltre è anche il borgo medievale che ospita nel mese di agosto il famoso “Festival degli Antichi suoni” , la rassegna di musica popolare fatta da strumenti usati una volta come le ciaramelle, zampogne, chitarre battenti e pifferi di canna , tammorre e organetti.

Gelbison tour

Siamo in Campania, in provincia di Salerno e per raggiungere la cima del Monte Gelbison è possibile sia seguire a piedi sentieri secolari, già segnati dai pellegrini durante le loro marce di più giorni, sia percorsi stradali da Vallo della Lucania oppure da Rofrano. Lungo i sentieri percorsi a piedi, si possono incontrare diverse sorgenti di acqua e semplici aree di sosta. Una volta giunti sulla spianata davanti al Santuario, i pellegrini generalmente effettuano sette volte il giro delle mura, compiendo un gesto di cui non si conosce né l’origine, né il significato. In cima un’enorme croce di ferro domina il panorama rendendosi visibile da tutto il Cilento, quando è illuminata.

Gelbison Cilento

Il ritorno è ovviamente tutto in discesa ed è possibile incontrare le numerose comitive che festeggiano il percorso effettuato, con canti, balli, suoni e cibo. L’esperienza è pienamente soddisfacente per tutti coloro che la vivono a prescindere dall’espressione religiosa, perché diventa un’esperienza dall’intrinseco sapore universale, rappresentando il viaggio che ogni essere umano affronta per mettere alla prova se stessi e scoprire i luoghi più segreti dell’animo umano.

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