Terrore e morte a Orlando, negli Stati Uniti. In un gay club della città, il “Pulse“, un folle ha sparato all’impazzata nella giornata di ieri, causando almeno 50 morti (inizialmente si era parlato di un bilancio di 20 morti) e 53 feriti. Una delle peggiori stragi di massa mai avvenuta negli Stati Uniti d’America.
Nel corso della notte, un uomo è entrato nel locale ed ha aperto il fuoco contro le persone che si trovavano nel locale.
Subito è iniziato il panico: la gente fugge, ma alcuni vengono presi in ostaggio.
Le persone nel night cominciano a mandare messaggi ai parenti per avvertirli della sparatoria in corso. Inizialmente si credeva che l’uomo avesse con sé una bomba.
L’FBI ha dichiarato sulla vicenda: “Abbiamo preso la decisione di liberare gli ostaggi, siamo entrati, vi è stato un conflitto a fuoco, l’assalitore è morto” e “Vi sono molti morti all’interno del locale”. Ecco lo stralcio di un messaggio di chi si trovava nel night (almeno 100 persone): “Quattro di noi sono ancora nascosti, le luci sono spente nel club. I poliziotti sono qui, ma non sono ancora entrati”.
L’assalitore avrebbe utilizzato una pistola ed un fucile mitragliatore d’assalto, ritrovati nel locale. L’uomo è stato poi ucciso nel corso del conflitto con la polizia. Il killer avrebbe agito, secondo le prime informazioni, per uno scopo terroristico: infatti sarebbe stato un radicalizzato, di nome Omar Mateen, nato nel 1986.
Americano, genitori afghani, era originario della Florida. Sembra che l’uomo fosse già sulla lista nera dell’FBI perché si sospettava che fosse radicalizzato e avesse tendenze verso l’islam estremista. In particolare egli era indicato come un sospetto simpatizzante dello Stato Islamico.
Mateen lavorava come guardia privata; sposato, aveva un figlio di tre anni. La moglie ha rivelato che lui la picchiava e che era cambiato ultimamente.
Il movente dell’attacco sarebbe quindi legato al terrorismo islamico. L’ISIS avrebbe rivendicato l’attacco per mezzo della propria agenzia di stampa, l’Amaq. Il testo della rivendicazione sarebbe questo: “L’attacco che ha preso di mira il gay club di Orlando, in Florida, e che ha provocato 100 tra morti e feriti, è stato compiuto da un combattente dello Stato islamico”. Il governatore della Florida ha reiterato che si tratta chiaramente di un atto terroristico: la stessa conferma viene dall’FBI. Bisogna adesso stabilire se l’uomo abbia agito completamente da solo o come membro di un commando.
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