Il caso dell’inchiesta sul petrolio che si è aperta qualche giorno fa si fa sempre più ingarbugliato ed intricato. Chi è vittima e chi invece ne ha approfittato? Qualcuno ha veramente cercato di incastrare il ministro delle infrastrutture Delrio? Prosegue lo scandalo che però di tinge sempre di più di mistero.
A sentire la ricostruzione fatta dagli inquirenti, infatti, il gruppetto di interessati avrebbe fatto delle pressioni su Delrio perché confermasse alla guida dell’autorità portuale di Augusta Crozzo.
Cosa che poi è effettivamente avvenuta. Ma non solo: il gruppo di indagati, che la stampa ha prontamente battezzato “combriccola del petrolio”, avrebbe avuto degli “interessi” nella gestione dei porti. La conversazione intercettata fra Vignola e Colicchi infatti parlava proprio di diverse attività relative al porto. Storie di amicizie, di interessi, di contrattazioni sottobanco e di nomi eccellenti, come quelli dell’ex presidente di Confindustria in Sicilia, Lo Bello.
Intanto il ministro delle infrastrutture Delrio si è ribellato alla ricostruzione fatta dagli inquirenti. Ha infatti sostenuto nei giorni scorsi di non aver mai subito pressioni oppure ricatti. Eppure nelle intercettazioni carpite dagli investigatori il nome di Delrio ritorna, e ritorna dalla bocca di De Giorgi che incita a fare “con Delrio” “un’operazione diversa, quella della cena, dell’incontro conviviale… dove si rompe il ghiaccio, si parla in generale”.
Il ministro è iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di aver commesso abuso di ufficio. Il suo legale si è preoccupato di specificare che le intercettazioni che sono riportate sui giornali non avrebbero alcun rilievo giudiziario, e che sarebbero semplicemente indicative della passione del tutto personale e disinteressata di Delrio per la Marina Militare, escludendo “interessi privati”.
Delrio ha inoltre preso personalmente posizione contro gli appellativi dell’opinione pubblica, che ha parlato di interessi mafiosi, ed ha presentato un esposto alla Procura di Roma circa il suo presunto coinvolgimento nelle vicende del petrolio. E ai giornalisti che gli domandano perché proprio lui sia stato preso di mira, risponde “Non fatemi domande inutili”. Sarà, ma quella domanda sembra proprio tutt’altro che inutile. E soprattutto, tutt’altro che scontata.
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