Puglia, il bilancio si aggrava: 27 morti, 50 feriti. Si cerca ancora fra le lamiere

Ha assunto le dimensioni di un grandissimo incubo lo scontro fra i due treni pugliesi, appartenenti alle Ferrovie Nord Barese, che ieri attorno alle 11:30 ha trasformato un tranquillo tratto di campagna di Andria in un inferno. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Finora i morti accertati sono 27, i feriti 50, alcuni molto gravi. “Non conosciamo il numero dei passeggeri perché non è un aereo e non abbiamo una lista. Non siamo quindi attualmente certi sul bilancio definitivo della tragedia” ha sostenuto il procuratore Francesco Giannella. In queste ore si continua a scavare fra le lamiere per trovare altri corpi e, si spera, sopravvissuti.

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Per quello che concerne invece le cause dell’incidente, Gianella ha sostenuto: “apparentemente abbiamo le idee chiare. Questo significa che lavoriamo sull’errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale”. Il binario sul quale è avvenuto l’incidente è un binario sul quale vige il “blocco telefonico”, cioè le stazioni avvisano i macchinisti dell’arrivo dei treni e “blocca” in stazione l’altro. Qualcosa nel meccanismo non ha funzionato. I due treni correvano uno verso l’altro in un tratto di binario unico, molto lungo.
Purtroppo i convogli venivano entrambi da una curva, e quando si sono resi conto che si stavano per schiantare non sono riusciti a frenare.

Se l’incidente fosse avvenuto su un tratto rettilineo, i due convogli, uno del 2005 e l’altro del 2009, sarebbero riusciti ad arrestarsi nell’arco di 250 metri.
E’ stata estratta dal treno che proveniva da Bari una scatola nera, intatta, che permetterà di comprendere a che velocità andasse il treno prima dello schianto. La scatola nera del treno che veniva da Barletta, invece, è stata recuperata ma a brandelli.
Intanto gli ospedali continuano ad accogliere feriti, giovani e meno giovani hanno risposto all’appello dell’Avis e si sono presentati per donare il sangue, soprattutto del gruppo 0 positivo.

Nella zona dell’incidente il campo soccorso allestito ha lavorato tutta la notte. Sul luogo della tragedia sono stati inviati psicologi per sostenere familiari di vittime e feriti nella terribile attesa. Le salme delle vittime sono state trasferite all’Istituto di medicina legale di Bari, il riconoscimento avverrà questa mattina.
Unanime la condanna delle autorità dello Stato: Mattarella ha chiesto di “fare piena luce: occorre accertare subito e con precisione responsabilità ed eventuali carenze”.
Renzi ieri si è recato in Puglia, ed ha sostenuto di provare: “lacrime e dolore per queste vite spezzate e per le loro famiglie. Ma anche tanta tanta rabbia. L’Italia ha diritto di conoscere la verità: vogliamo che sia fatta chiarezza, su tutto”.

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