Renzi ammette che la vittoria del Movimento 5 Stelle alle Amministrative 2016, a Roma e Torino, si tratta sostanzialmente di una vittoria “netta”.
Tuttavia secondo Matteo Renzi “Non è stato un voto di protesta, ha vinto chi ha saputo meglio interpretare il cambiamento”.
La vittoria di Virginia Raggi a Roma e di Chiara Appendino a Torino è una sconfitta bruciante per il Pd, che ha perso diverse città (alcune a favore dei pentastellati, altre a favore del centrodestra) e adesso per recuperare i voti perduti deve fare lo sforzo di una volta d’umiltà, nettamente in contrasto con l’arroganza.
“Dobbiamo essere chiari e utilizzare lo stile di chiamare le cose con il loro nome. Hanno votato in mille e trecento Comuni, ci sono risultati molto diversi per cercare di dare una lettura omogenea. Noi confermiamo che si tratta di un voto con ragioni di forte valenza territoriale, ma c’è un elemento nazionale nel ballottaggio. Una vittoria molto netta dei Cinque Stelle” sostiene Matteo Renzi. Il quale ritiene anche che si tratta di un voto in grado di mettere in discussione il PD, una discussione “vera, franca e sincera”. Adesso la strategia di Renzi per cercare di recuperare il consenso ampiamente perduto passa per la nuova campagna elettorale del referendum.
Inoltre il premier sostiene di voler la collaborazione con tutti i sindaci neo eletti: “E’ normale nell’esperienza di un governo che ci siano amministrative che vanno bene e altre che vanno un po’ meno bene. E’ importante che chi vorrà collaborare istituzionalmente sappia che noi ci siamo” sostiene Renzi.
Intanto la minoranza del PD non è completamente d’accordo con il leader: per esempio, contraria all’idea che a vincere alle amministrative siano stati “volti giovani”. Gianni Cuperlo, minoranza dem, sostiene “Pensare che questo segnale non abbia una ricaduta potenzialmente drammatica su un eventuale ballottaggio nel voto politico rischia di essere una illusione ottica. Cambiare la legge elettorale è la condizione per garantire una maggiore stabilità e un equilibrio tra il principio della governabilità e quello della rappresentatività che oggi non c’è”.
Ovviamente Renzi non ha intenzione di cambiare l’Italicum, e pecca, secondo Cuperlo, di eccessivo “nuovismo“.
Adesso però il Movimento 5 Stelle ha una missione ben precisa e sintetizzata nelle parole del suo leader, Beppe Grillo: “Ora voliamo alto verso il governo nazionale. L’aereo della missione impossibile è decollato e prenderemo quota. Dall’inizio ci hanno sempre detto: “E’ impossibile che ce la facciate”. Ora l’obiettivo è cambiare quota e puntare alla guida dell’Italia”.
La passione per la scrittura e il giornalismo ha portato la creazione del portale Giornalenotizie.online