Terrorismo, la polizia belga: “In arrivo terroristi verso l’Europa”

I jihadisti sarebbero in viaggio verso l’Europa, precisamente verso il Belgio e la Francia, con l’intenzione di colpire ancora le nostre nazioni. L’avvertimento arriva da una fonte anonima, che ha sostenuto che le forze dell’ordine belghe abbiano allertato i colleghi francesi circa la possibilità della verificazione di nuovi attacchi, causa un arrivo di terroristi verso l’Europa. I jihadisti proverrebbero dalla Siria e sarebbero armati, pronti a dividersi in due unità, una delle quali colpirà in Belgio ed una in Francia.
Tra i luoghi dove i terroristi potrebbero colpire, ci sono fast food, ristoranti, esercizi commerciali, stazioni di polizia.

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Zone dove la gente si raduna spesso e volentieri. Non sono stati menzionati dei nuovi obbiettivi in Francia, anche se, essendo in corso i Campionati Europei, l’allerta rimane alta, ma non altissima.
Non vi sarebbero indicazioni di una minaccia così grave da alzare l’allerta al livello quattro, come sostiene un portavoce del centro di Crisi belga, l’OCAM: “Siamo ancora a livello tre, il che vuol dire una minaccia che è grave. E siamo a questo livello dal novembre. Tuttavia, la sicurezza è già stata rinforzata in tutti questi obiettivi. Per ora, non vi è stato un cambiamento”.

Il clima europeo, e specie quello francese, rimane molto pesante dopo il tragico duplice omicidio avvenuto l’altro giorno a Magnanville, dove un folle jihadista ha ucciso due poliziotti.
Sul fatto e sulla generica necessità della lotta ai terroristi si è espresso il premier francese, Manuel Valls, il quale ha sostenuto che il terrorismo è “una minaccia globale” contro il quale “dovremo combattere per una generazione”. Non solo: secondo Valls, “altre persone innocenti perderanno le loro vite“. Sull’attacco ai due poliziotti di Magnanville, Valls ha commentato: “quando due agenti vengono uccisi in queste condizioni, siamo sempre di fronte ad un fallimento”.

“Dobbiamo proseguire con il nostro lavoro, dobbiamo stringere le maglie della rete, continuare a fornire tutti i mezzi alla polizia, alla gendarmeria e ai servizi di informazione. Ma avremo altri attacchi perché ci stiamo confrontando con un’organizzazione terroristica che arretra in Siria e Iraq e che si proietta nei nostri paesi sotto diverse forme” ha sostenuto il premier francese.
Il timore di un attentato a Euro 2016, che ha 51 partite in programma dislocate in almeno dieci città della Francia, è reale e riempe di timore le forze dell’ordine, che fra l’altro in questi giorni sono state impegnate a fronteggiare le manifestazioni contro la legge sul lavoro che hanno assunto le dimensioni di una rivolta popolare, facendo anche 40 feriti.

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