Chi è la figlia di Salvatore Parolisi, tutto su Vittoria Rea: cambio cognome, vita

Vittoria aveva aveva appena 18 mesi quando il padre Salvatore Parolisi aveva ucciso con 32 coltellate la madre Melania Rea. Proprio per questo motivo Vittoria ha deciso di cambiare il cognome da Parolisi a Rea per ricordare sua madre e cancellare il padre per quanto fatto. La tragedia si consumò il 18 aprile del 2011 una mattina di primavera e Vittoria era seduta nel seggiolone dell’automobile. In un momento la bimba sarebbe rimasta orfana di padre e di madre affidata ai nonni materni e allo zio Michele per essere cresciuta a Somma Vesuviana.

Leggi anche: [wp-rss-aggregator feeds="gossip-largomento-quotidiano"]
Chi è la figlia di Salvatore Parolisi, tutto su Vittoria Rea: cambio cognome, vita插图
Melania Rea e Salvatore Parolisi

Salvatore Parolisi è stato condannato a vent’anni di carcere per l’omicidio e la ragazza non ha nessun tipo di contatto col padre biologico con il Tribunale per i Minori di Napoli che ha dichiarato il padre come “decaduto dalla civile responsabilità genitoriale sulla figlia” nel 2017. Questo è accaduto anche per come la bimba ha vissuto bene a fianco dello zio e dei nonni materni. Oggi Salvatore si è visto revocare tutti i permessi dopo un’intervista a Chi l’ha visto? dove ha affermato che a lui “non hanno mai provato” l’omicidio della moglie.

Vittoria Rea, la figlia di Salvatore Parolisi

Di fatto Vittoria Rea non è più la figlia di Salvatore Parolisi, che ha perso ogni diritto su di lei e che di fatto rimane solo ed esclusivamente una figura biologica che non ha più valore legale. La ragazza, giustamente, ha deciso di non parlare alla stampa, cercando di ricostruire la sua vita dopo questa tragedia e cercando di crescere lontana da questi drammatici ricordi.

Parolisi ha sempre negato di aver ucciso Melania Rea anche se ha specificato di averla tradita. Il caso è stato chiuso in uno dei momenti più atroci di cronaca nera del nostro paese e che hanno colpito ovviamente moltissime persone per l’atrocità dei fatti finali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *