Una delle accortezze che bisogna avere è quella di verificare che il terreno non sia di natura argillosa o, in linea di massima, troppo compatto. Uno dei consigli è quello di mischiare il terreno con del compost o con del letame organico così da avere tutte le sostanze nutritive di cui necessitano i bulbi per svilupparsi.
I parassiti e la maturazione dello zafferano
La coltivazione dello zafferano può essere messa in continuo pericolo da alcuni animali che amano nutrirsi dei suoi bulbi. Infatti sono nemici assoluti dello zafferano i conigli, i serpenti, gli uccelli rapaci e i roditori. Ovviamente se decidiamo di coltivare lo zafferano sul nostro balcone di casa diminuisce notevolmente il rischio di essere attaccati da uno di questi animali, ma il discorso cambia se abbiamo un appezzamento di terra e vogliamo coltivarlo in piena terra.
La maturazione inizia ad avvenire verso il mese di ottobre dove si sviluppa la prima parte aerea della pianta. Nella stagione primaverile, invece, le foglie inizieranno a seccare e daranno coì vita a nuovi bulbi che continueranno a crescere fino al mese di giugno circa. Verso la fine dell’estate i nuovi bulbi potranno essere rimossi, asciugati e piantati nuovamente.
È necessario che il terreno non sia troppo umido dato che per la coltivazione dello zafferano quello che serve è molta luce e non molta acqua; motivo per cui, molto spesso, è sufficiente l’acqua piovana per l’irrigazione dello zafferano. In ogni caso bisogna prestare la giusta attenzione al fatto che non si formino dei ristagni; inoltre lo zafferano sopporta molto bene la siccità.
La raccolta dello zafferano
La raccolta dello zafferano è la parte della coltivazione più difficile e che richiede maggior impegno e attenzione. La difficoltà è dovuta dal fatto che i fiori di zafferano restano aperti solo per pochi giorni e appassiscono poi molto velocemente, mentre anche i pistilli sono veramente molto delicati: un mix che richiede cura e delicatezza.
Il primo giorno di fioritura resta quello ideale per raccogliere gli stimmi rossi e odorosi: operazione da effettuare al mattino presto quando i fiore è ancora chiuso.
Vista la grande delicatezza si può pensare di separare ogni stimma con una pinzetta, meglio se decidete di recidere il fiore sempre con grandissima cautela e attenzione. Poi, aprite delicatamente i petali e cercate il filamento che unisce i tre stimmi: spezzatelo, così da non separarli.