Gli eventi e le tensioni internazionali, che hanno caratterizzato gli ultimi anni, hanno senza dubbio dato una sferzata ai mercati delle forniture di gas e luce.
Anche se l’emergenza dello scorso anno sembra rientrata, mettendo a confronto le bollette di oggi, con quelle di qualche anno fa, non si può fare a meno di notare un effettivo rialzo.
Costi che, uniti all’inflazione generale, fanno avvertire sempre più pesante il fardello dei prezzi legati all’energia domestica e urgente la pressione di correre, in qualche modo, ai ripari.
Molte famiglie stanno mettendo in campo diverse misure per contenere i costi dell’energia, spesso rivoluzionando anche l’architettura di casa, pur di renderla più sostenibile e abbattere così consumi e costi.
A volte, però, questo non basta, per lo meno se il fornitore dal quale deriva l’approvvigionamento energetico presenta comunque costi elevati, se paragonati al mercato.
Ecco allora che la maggior parte degli utenti confronta prezzi luce e gas con lo scopo principale di individuare la migliore e riuscire così ad accaparrarsi le tariffe più vantaggiose del mercato.
Allo stesso tempo, orientarsi nella scelta, in un mercato così ampio e variegato, oltre che affollato dalle offerte dei più disparati fornitori non è semplice.
Per questa ragione, vale la pena considerare tutte le variabili da tenere presente quando si deve scegliere un’offerta che sia davvero vantaggiosa per le proprie esigenze.
Quali variabili considerare
Quando bisogna scegliere l’offerta di energia più appropriata per le proprie utenze domestiche è necessario considerare tre specifici aspetti che influenzano il valore della bolletta:
- prezzo: fisso o variabile;
- fasce orarie di maggior consumo, in particolare monoraria o bioraria;
- tipologia di utenti, quindi soggetti privati, imprese o condomini.
Il consumo per fascia oraria
Le esigenze energetiche durante le ore diurne tendono da sempre a essere maggiori rispetto a quelle notturne. Si pensi anche solo ad attività economiche e commerciali, aperte principalmente di giorno e chiamate a richiedere un consumo di energia ai fornitori, maggiore. Questi ultimi, dal canto loro, per tener testa alla maggiore domanda devono ricorrere all’utilizzo di impianti più costosi subendo, a loro volta, un rincaro ulteriore del costo dell’energia.
Per questa ragione, sul mercato, oggi, sono presenti le offerte per fasce orarie, che spaziano dalla monoraria, se la tariffa è uguale per tutte le fasce orarie della giornata, bioraria, se le tariffe legate ai consumi che avvengono di notte sono inferiori rispetto a quelle dei consumi diurni, e multioraria, se le tariffe si abbassano durante il week-end.
Per essere più precisi, queste fasce si distinguono in F1, 8:00-19:00 dal lunedì al venerdì; F2, 7:00-8:00 e 19:00-23:00 dal lunedì al venerdì e dalle 7 alle 23 il sabato; F3 dalle 23:00 alle 7:00 dal lunedì al sabato, la domenica e i giorni festivi.
In tal senso, prima di optare per una o l’altra tariffa è bene osservare le proprie abitudini di consumo domestiche.
Il consumo annuo
Prima di sottoscrivere un qualunque contratto di fornitura energetica, è bene informarsi sul proprio consumo annuo in termini di metri cubi, per il gas, e chilowattora, per l’energia elettrica.
La ragione è semplice. Può succedere, infatti, di ricoprire un fabbisogno inferiore rispetto a quello pattuito con il fornitore, specie se il contratto è a tariffa fissa, e quindi rischiare di pagare di più rispetto a quanto realmente servirebbe. Allo stesso modo, scegliendo una copertura bassa, si rischia di eccedere in termini di consumo e pagare, così, un sovraprezzo.
Valutare bene questa variabile può senza dubbio fornire un valido assist nella scelta dell’offerta migliore.
I prezzi
Last but not least, il prezzo è senza dubbio la variabile di maggior rilievo da considerare. Va tenuto presente, infatti, che i prezzi delle offerte sono costituiti da una quota fissa a cui si aggiungono diversi oneri legati, ad esempio, al trasporto dell’energia, alle imposte, alla componente energetica o agli oneri di trasporto.
In particolare, quello che bisogna tener presente è che si può optare tra tariffa fissa o indicizzata, che tiene, in altre parole, bloccata la quota fissa per tutta la durata del contratto senza subire le oscillazioni del mercato, nel primo caso, o viceversa, nel secondo.
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