Maksimishin Sergey Valentinovich, il medico russo che la scorsa estate curò Alexey Navalny dopo l’avvelenamento da Novichok, è morto, per cause ancora da accertare, presso l’ospedale di Omsk. A dare la notizia è proprio l’ospedale dove è avvenuto il decesso improvviso con una dichiarazione riportata dalla Cnn, senza citare però nulla sulle cause del decesso. Il medico aveva 55 anni.
Avvelenamento Navalny, il ruolo di Maksimishin Sergey Valentinovich
Alexey Navalny, avvocato 44enne, attivista contro la corruzione è forse il russo più famoso al mondo oggi dopo Vladimir Putin. La figura del medico russo entra in gioco quando, il 20 agosto 2020, cura Navalny dopo che durante il viaggio che doveva riportarlo a Mosca, si accascia a terra. Dopo giorni di agonia nell’ospedale di Omsk la famiglia riesce ad ottenere il trasferimento in Germania. A Berlino i medici confermano l’avvelenamento tramite utilizzo di una sostanza nota come Novichok, utilizzata dai servizi russi. Ne verranno trovate tracce in una bottiglietta d’acqua nell’hotel dove alloggiava.
Le indagini sulla morte improvvisa del medico russo