Quanto guadagna un arbitro di calcio? In serie A, ai mondiali, internazionale

Il ruolo dell’ arbitro, nelle varie sfide di calcio, è sempre stato di fondamentale importanza. Anche per la finale ai mondiali in Qatar, si è scelto l’ arbitro che si è distinto per la sua personalità e bravura negli ultimi 5 anni, confermando doti di fermezza e decisionali sicuramente non di poco conto. Il ruolo dell’ arbitro si è evoluto con il tempo in quanto il gioco del calcio è diventato sempre più veloce, in maniera tale che gli arbitri hanno bisogno di una lunga preparazione. Infatti, dalle decisioni del direttore di gara durante la partita, dipende il buon esito del match e , soprattutto, la chiara condizione che l’ arbitro ha preso decisioni giuste, senza recriminazione alcuna da parte delle squadre in campo, Per arrivare ad un risultato del genere, l’ arbitro deve essere sicuramente pronto e vicino all’ azione, in grado di giudicare con oculatezza e imparzialità una determinata fase di gioco. Tutto questo oggi è possibile grazie ad una adeguato allenamento, che permette agli arbitri più bravi di non cadere nella trappola delle provocazioni da parte delle squadre, ma di mantenere un atteggiamento lucido grazie al quale riceverà i complimenti di tutte le parti in gara.

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Come si diventa arbitri e quanto guadagna un arbitro di calcio

Diventare arbitro di calcio non è per tutti, in quanto rappresenta una vera e propria vocazione da parte dei soggetti più preparati. Infatti, essere arbitri significa avere un piglio decisionale sicuramente marcato e una forza caratteriale non di poco conto. L’ arbitro subirà continue pressioni nell’ arco di un intera partita a cui dovrà far fronte grazie alla piena convinzione delle sue decisioni. Ma come si fa a diventare arbitri, soprattutto di serie A? E’ presto detto: L’ AIA tiene annualmente, sia nelle grandi città che nei piccoli centri, corsi di arbitraggio per chiunque fosse interessato. Grazie a questa sorta di “apprendistato”, gli utenti interessati possono cominciare ad arbitrare a partire dalle categorie minori, per poi proseguire la carriera se si dimostreranno idonei al ruolo che hanno scelto.

Quali sono i requisiti e quanto guadagna un arbitro di calcio di serie A

La retribuzione di un arbitro varia a seconda delle categorie in cui si opera, una volta che si è accertati la bravura del singolo direttore di gara. In serie A, un arbitro arriva a guadagnare circa 4000 euro a partita mentre in serie B, ad esempio, la retribuzione è fissata a circa 1700 euro. Compenso che varia anche a seconda delle competizioni nazionali. Infatti, nei primi turni di coppa Italia, un arbitro può arrivare a guadagnare circa 1000 euro a partita, sino ad arrivare ad un compenso di circa 3800 euro nel caso in cui si sia designati per la finale. Per quanto riguarda i requisiti , invece, è necessario avere la cittadinanza italiana e, se si è stranieri, di essere muniti di un regolare permesso di soggiorno; avere un’ età non inferiore ai 15 anni compiuti, nè superiore ai 35 anni; possedere un titolo di scuola media inferiore; non essere incorsi a motivi disciplinari tali da non poter rinnovare la tessera di arbitro ottenuta in precedenza; assenza totale di condanne penali.

 

 

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