Euro 2016, Europa in fermento. La Francia: “Pronti ad attacco chimico”

La minaccia del terrorismo impedisce all’Europa di respirare e di prendere fiato anche per momenti, come quelli dello sport, che sono simboli della nostra cultura. E invece no: dopo gli attacchi terroristici di novembre a Parigi e a Bruxelles a fine marzo, l’allerta per l’Euro 2016 è massima. L’evento sportivo si terrà fra 16 giorni, ma il campionato europeo di calcio non è esente dal timore di attacchi terroristici di ogni tipo.
Per far fronte all’allerta, la Francia ha spiegato almeno 42mila poliziotti assieme a 30mila gendarmi. Le forze dell’ordine pattuglieranno stadi, controlleranno i tifosi, ed eventuali movimenti sospetti.

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A monitorare le zone più a rischio interverranno droni, ed è stata predisposta un’app che i francesi possono scaricare, pensata per avvertirli in caso di pericolo. Nella zona esterna dei dieci stati, all’interno dei quali si terranno le 51 partite, si troveranno quindi interi corpi di poliziotti e anche le teste di cuoio, pronte ad intervenire in qualsiasi tipo di situazione o di attacco.
Saranno presenti all’Euro 2016 anche 5mila agenti della Protezione Civile, e 10mila militari che sono stati mobilitati appositamente dopo l’attacco a Charlie Hebdo.

Il massiccio piano di preparazione della Francia ai Campionati Europei del 2016 è stato spiegato dal ministro dell’interno. Bernard Cazeneuve, che ha annunciato anche la presenza di agenti dei reparti anti terrorismo per proteggere le squadre dei giocatori. La Francia, questa volta, non vuole farsi cogliere di sorpresa ed è pronta ad ogni tipo di attacco. Cazeneuve ha sostenuto che “Il nostro obiettivo è che fra 16 giorni dobbiamo essere pronti a tutte le evenienze, dall’attacco chimico alla presa di ostaggi, passando dal movimento di folla determinato dal panico”.

A far crollare almeno in parte la serietà della preparazione francese è stata la finale della Coppa di Francia, tenutasi qualche giorno fa. In occasione dell’importante partita, infatti, nello stadio alcuni esagitati avevano portato anche bombe di carta e fumogeni. Alle critiche sulla sicurezza che si erano susseguite all’evento, Cazeneuve ha risposto “Correggeremo il tiro”. 
Ora come ora la nazionale italiana non è considerata come una di quelle più a rischio. Il capo di Euro 2016 non ha voluto indicare quali squadre, secondo i servizi, sarebbero considerate a rischio di attentati.

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