Il Teatro parigino “Le Bataclan” riaprirà a novembre, più o meno un anno dopo le stragi jihadiste che hanno fatto 93 morti solamente nel teatro durante il concerto degli Eagles of Death Metal. La sala degli spettacoli dall’illustre storia, situato nel XI arrondissement di Parigi, sarà riaperta al pubblico dopo le sanguinose stragi del novembre 2015. Al momento della riapertura sarà passato più o meno un anno dalle terribili stragi di Parigi che hanno sconvolto il mondo intero.
Ad annunciare la riapertura è stata la società che gestisce il teatro, ma ancora nessuna comunicazione riguardo alla data precisa. Nessuna data di riapertura, ma sono già fissate, invece, le date dei concerti.
Il primo si terrà il 16 novembre, a partire dalle ore 20:00. A tenere spettacolo sarà Peter Doherty, leader di Libertines e Babtshambles.
Il 22 novembre, invece, sarà la volta dell’artista Youssou N’Dour, il 2 dicembre al Bataclan si esibiranno i Nada Surf, e poi il giorno successivo il trio M.Z. di origini francesi. Ma non finisce qui: l’inverno del 2016 si preannuncia molto movimentato per il Bataclan, che ospiterà altri artisti e cantanti i cui nomi, come preannunciato, saranno resi noti anche nei prossimi giorni.
Bisogna tenere conto del fatto che gli Eagles of Death Metal hanno espresso più volte il desiderio di essere i primi a tornare a suonare sul palco del Bataclan, non appena gli spettacoli fossero ripresi. Molti fan sperano che anche i Cure possano presentarsi nella lista dei gruppi in attesa di suonare nel teatro francese.
I biglietti per gli spettacoli, invece, saranno in vendita già da domani, ma solamente online: niente botteghini.
I lavori di ricostruzione del grande teatro parigino nel frattempo continuano senza tregua.
La nota del comunicato che ha annunciato la ripresa dell’attività del Bataclan ha infine concluso dicendo che il pensiero dello staff va “a tutte le vittime del 13 novembre ed ai loro familiari”.
Ora, però, nel teatro che diventò sede della carneficina tornerà la musica, a riempire di suono e di vita quello che è diventato, da luogo di storia e di cultura musicale, di divertimento e di condivisione, un simbolo di morte e violenza.
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