Roma, blitz a Tor Bella Monaca: droga ed omicidi, 37 arresti

Droga, armi, omicidi. Un contorno spettrale quello nel quale si è verificata l’operazione della polizia, un vero e proprio blitz condotto questa mattina all’alba, nel quale gli agenti del Servizio Centrale e della Squadra mobile di Roma hanno perpetrato 37 arresti a Tor Bella Monaca.
500 poliziotti, con tanto di elicotteri, hanno dato esecuzione all’operazione R9 nel quartiere romano, ed hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare a carico di 37 soggetti, come disposto dal GIP di Roma.

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Sono diversi i reati rilevati nei confronti dei soggetti arrestati, come associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, spaccio, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato, ricettazione, omicidio, tentato omicidio, violazione delle norme sulle armi.
Insomma, un brutto quadro per Roma. Oltre 100 perquisizioni sono state effettuate, per ritrovare la sostanza stupefacente nascosta nei domicili dei sospettati, con l’aiuto delle unità cinofile.
Nel corso delle indagini sono state rinvenute anche diverse armi, come un AK-47 con serbatoio e 29 cartucce, un revolver ed una pistola semi-automatica.

Nella periferia orientale di Roma, Tor Bella Monaca è lo spettro di sé stessa, luogo dove a comandare sono i Cordaro, un clan siciliano che fa il bello ed il cattivo tempo.
Il vertice della criminalità secondo gli inquirenti, sarebbe Valentino Iuliano, che si trova in carcere (e questo non gli impedisce di comandare) e Salvatore Cordaro. Sotto di loro, una struttura criminale piramidale i cui ultimi elementi sono dei pusher, rigorosamente minorenni, i cosiddetti “pischelli” che spacciano nelle vie della capitale.

Ma oltre che lo spaccio e la ricettazione, è la violenza a farla da padrona a Tor Bella Monaca. Nel febbraio 2013 scoppia una sparatoria di fronte ad un locale notturno della capitale, il 30 marzo Serafino Cordaro viene ucciso mentre si trova in un bar, l’anno seguente viene ammazzato Edoardo Di Ruzza. Tutti omicidi collegati allo spaccio ed alla lotta di potere fra diversi gruppi criminali. L’operazione delle forze dell’ordine a Roma segue quella di ieri, la “Labirinto”, che ha colpito soprattutto la corruzione nell’area politica. Così, poco alla volta, la legalità prende nuovamente piede nella città. Ma non bisogna farsi cogliere dall’entusiasmo: per ogni gruppo criminale decapitato, ce n’è un altro pronto a sorgere e risorgere.

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