Dallas, proteste contro la violenza della polizia, cecchini sparano: 5 agenti uccisi

La situazione negli Stati Uniti d’America, dopo l’ennesima uccisione di due afroamericani disarmati da parte della polizia, sta degenerando nel caos e nella violenza. Nel corso di questa notte ci sono stati scontri e grandi manifestazioni in varie città americane, in particolare a Dallas, dove nel corso di un corteo di protesta due cecchini hanno sparato contro agenti della polizia. La sparatoria è iniziata verso l’1:45 italiana, 8:45 ora del luogo. Nelle riprese delle telecamere della televisione si può vedere il corteo che procede, quindi alcuni spari e molto disordine.

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Due persone sarebbero state fermate: le ricerche dei colpevoli sono proseguite con elicotteri e con un grande dispiegamento della polizia. Una sarebbe stata catturata, l’altra si sarebbe costituita alla polizia, come sostiene la Bbc citando un tweet della polizia della città.
In tutto gli agenti colpiti dagli spari sono una decina; quattro sono deceduti, due sono stati operati in ospedale, e tre sarebbero gravi.
Barack Obama ha così commentato le ultime due morti di ragazzi afroamericani: “Non sono una questione solo nera o ispanica, ma una questione Americana”.

“Tutte le persone imparziali dovrebbero essere preoccupate dal problema della frequenza con cui la polizia uccide gli afroamericani” ha sostenuto il presidente, dicendo che “L’America può fare di meglio. I cambiamenti nelle forze di polizia sono stati troppo lenti”.
Questa volta a cadere sotto i colpi della polizia è stato Alton Sterling, di 37 anni, ucciso a sangue freddo mentre si trovava a terra per un controllo di polizia (esiste un filmato che dimostra lo svolgimento dei fatti) e anche Philand Castle, 32 anni. Quest’ultimo si trovava in auto con la ragazza ed un bimbo, quando è stato fermato dalla polizia.

Ha subito dichiarato di essere in possesso di un’arma con licenza regolare. Per mostrare la licenza ha preso il portafoglio, ma mentre lo faceva un poliziotto gli ha sparato, lasciandolo morire sul sedile dell’auto.
La sua ragazza ha interamente filmato la scena con Facebook Live, inchiodando la polizia in quello che è un vero e proprio assassinio a sangue freddo. Non stupisce quindi che la comunità afroamericana stia insorgendo nuovamente in queste ore contro la violenza della polizia.

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