Crollo delle nascite, la Lorenzin pensa al raddoppio del bonus bebé

Il crollo delle nascite in Italia sta divenendo, al di là del poco rilievo mediatico che gli viene attribuito, un vero e proprio dramma silenzioso.
Tutti i bambini che non nascono in un anno in Italia sono speranze in meno per il futuro, sono intere generazioni mutilate. Nel 2015 sono nati solamente 488mila bambini, sotto la soglia del mezzo milione: nel 2010 i nuovi nati erano 516 mila. Almeno il 20% dei bimbi nati sono figli di immigrati. Il crollo demografico al quale assistiamo impotenti non è solamente una questione culturale, ma anche prettamente pratica. Tradotto in altre parole, le giovani famiglie fanno fatica ad avere una stabilità economica che permetta loro di avere un figlio, o più di uno.

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Fra lavori precari, che durano qualche mese o un anno, fra mutui da pagare e sostegni talora inarrivabili, una giovane coppia non è certo incentivata a fare figli.
Ma il Governo può fare qualcosa per cambiare questa situazione di stallo?
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, pensa che per risollevare l’Italia dal crollo delle nascite serva innanzitutto un sostegno maggiore alle famiglie; anzi, per utilizzare la sua terminologia, una serie di “interventi choc”, fra i quali quello del raddoppio del bonus bebé così come previsto attualmente.

Il Bonus bebé, oggi come oggi, viene riconosciuto ai nuclei familiari con Isee inferiore ai 25mila euro all’anno, e quelli con meno di 7mila euro di Isee annui. Per i primi, il bonus per il figlio ammonta ad 80 euro mensili, per i secondi 160 €.
La proposta del ministro Lorenzin mira quindi ad alzare i primi bonus a 160€, i secondi a 320€ al mese. Il Ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa, si è dichiarato d’accordo con il pensiero della Lorenzin: “Potenziare e rafforzare il bonus bebé” ha detto Costa “rappresenta la direzione giusta”.

La questione del crollo delle nascite rappresenta una catastrofe per il Paese.
“Se andiamo avanti con questo trend, senza riuscire a invertirlo, tra dieci anni cioè nel 2026 nel nostro Paese nasceranno meno di 350 mila bambini all’anno, il 40% in meno del 2010. Un’apocalisse” ha sostenuto il Ministro Beatrice Lorenzin.
Fra le altre proposte, inoltre, vi sono quelle di aprire più asili nidi per sostenere i genitori che devono proseguire a lavorare anche dopo la nascita del bambino.
Da Palazzo Chigi, per ora, né conferme né smentite, solo molta prudenza. Il raddoppio del bonus bebé, dicono al governo. È solamente una delle ipotesi che si sta vagliando per affrontare al meglio la questione della crisi demografica.

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