Migranti, Merkel: la chiusura del Brennero “distruggerebbe l’Europa”

Si riaccende la polemica sull’opportunità o meno di chiudere il Brennero per fermare l’enorme afflusso dei migranti che arriva in Europa passando proprio dall’Italia.
L’Austria è propensa, dopo le tensioni degli ultimi mesi, a costruire un muro lungo il confine fra Italia ed Austria per impedire, o meglio per regolare e quantificare, l’accesso dei migranti in arrivo dal Balpaese.
Sul tema si è espressa anche Angela Merkel, cancelliere della Germania, sostenendo perentoriamente che “Se chiudiamo il Brennero, l’Europa è distrutta“.

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La Merkel ha fatto il suo intervento nel corso del CDU di Meclemburgo-Pomerania, a Güstrow.
Il cancelliere ha inoltre ricordato che fino a pochi mesi fa la maggior parte dei flussi della migrazione (almeno 50mila persone) si era concentrata fra Grecia e Macedonia, e con ciò ha invitato a non bloccare i confini solamente perché “questi flussi ora si spostano verso la Libia e l’Italia”.
Serve, ha sostenuto Angela Merkel, “una solidarietà ragionevole” sul problema dei migranti. Solidarietà, perché non si possono semplicemente chiudere i confini senza proporre soluzioni concrete e fattibili.

Ragionevole, perché neppure si può fingere di credere che sia sostenibile accettare in Europa centinaia di migliaia di persone da soccorrere, da integrare nella società.
Per questo la proposta della Merkel è molto concreta: aiutare la gente sul posto per fare venire meno i motivi di giungere fino in Europa, affrontando fra le altre cose un viaggio rischiosissimo e che spesso si conclude in tragedia, come si può agevolmente comprendere dalla lettura dei quotidiani.
L’idea di aiutare le persone che fuggono direttamente nel loro Paese si sposa bene con quella che molti politici italiani suggeriscono da tempo.

Certo, si tratta comunque di un tema abbastanza problematico, innanzitutto per la difficoltà di controllare l’utilizzo dei fondi.
Non possiamo fare finta di niente e dire che gli scafisti possono fare di tutto e noi semplicemente chiudiamo i confini” ha sostenuto Angela Merkel.
Il cancelliere tedesco ha poi ricordato le centinaia, migliaia di persone annegate nel percorso di mare che divide l’Europa dal Nord Africa, sostenendo quindi la necessità di combattere il male della deportazione e degli scafisti alla base, all’origine.

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